Deumidificazione a freddo

L’attenzione alla sicurezza alimentare che ci contraddistingue, ci ha spinto a utilizzare un processo di lavorazione all’avanguardia.

Sappiamo che il polline dal punto di vista nutrizionale è un integratore perfettamente bilanciato per l’alimentazione umana: zuccheri, proteine, aminoacidi (essenziali e non), lipidi, vitamine, minerali e antiossidanti sono presenti in rapporti ottimali, come in poche altre sostanze vegetali.

Raccogliamo parte di questo meraviglioso polline trasportato dalle api, lo sottoponiamo a vagliatura e ne riduciamo il contenuto idrico per aumentare la conservabilità e la sicurezza alimentare.

Come? Definendo l’umidità del polline.

Questo è essenziale per poter lavorare il polline in modo da non deteriorare le sue proprietà.

Deumidificarlo troppo significherebbe eliminare ogni elemento nutritivo e immettere sul mercato un prodotto “morto”, al contrario deumidificarlo troppo poco potrebbe dar vita a una proliferazione di microrganismi indesiderati.

Per questo è fondamentale verificare il grado di umidità del polline attraverso uno specifico strumento: la Termobilancia.

Questa termobilancia ci permette di determinare in modo preciso e affidabile il tasso di umidità di partenza nel polline.

Dopo questa analisi, il polline passa alla fase della Deumidificazione. Questo delicato processo avviene tramite la macchina Deumidificatrice a freddo, che attraverso un ciclo di ventilazione a temperatura controllata, intono a 20°, elimina l’acqua in eccesso.

La deumidificazione a freddo deve essere fatta in tempi brevi, per evitare la acidificazione del prodotto, causata dall’alto contenuto di grassi insaturi. La durata del processo varia in base a tre parametri: a seconda del tipo del macchinario, dal grado di umidità del polline e dalla tipologia del polline.

Con questo procedimento il polline mantiene tutte le sue caratteristiche nutrizionali e organolettiche.