Nel corso della storia molti popoli danno testimonianze letterarie del polline raccolto dalle api.
Il termine “Polline” deriva dal latino “pollen pollinis”, cioè “farina” o “polvere fina”, ma si trovano riferimenti già dalle prime testimonianze letterarie. Gli antichi Egizi, ad esempio, descrivono il polline come “una polvere che dà la vita”.
Il polline si presenta sotto forma di “palline” raccolte dalle api dai fiori delle piante. È l’elemento riproduttivo di fiori e piante ed è perciò ricco di proteine e vitamine, costituendo l’alimento più pregiato per le api, così come per moltissimi insetti. Anche per l’essere umano assume una notevole valenza nutrizionale. Ogni pallina di polline contiene tutto quello che è essenziale alla vita:
Ricco di quasi tutte le Vitamine, in particolare quelle del gruppo B: B1, B2, B6, B12, la vitamina A, PP, C, H, E.
È un concentrato di Proteine. In media, ne contiene il 30%, tanto quanto nei fagioli e nelle lenticchie.
Sono stati individuati ben 20 dei 22 Aminoacidi noti.
Fonte di Carboidrati
Fonte di Zuccheri
Contiene sali minerali e oligoelementi (Sodio, Rame, Ferro, Magnesio, Potassio, Calcio, Fosforo, Silicio, Zolfo, Manganese, Fluoro)
Contiene Lipidi: la maggior parte dei grassi sono acidi grassi essenziali: Omega 3 e Omega 6.
Contiene Rutina, sostanza protettrice sulla circolazione, migliora la resistenza delle pareti dei vasi sanguigni, modula la permeabilità dei capillari, previene le emorragie, ha effetti favorevoli nell'ipertensione e nell'aterosclerosi.
Elevato contenuto di Antiossidanti: Carotenoidi, Polifenoli, Fitosteroli, tanto da poter affermare che 15/20 grammi di polline equivalgono a 900 grammi di legumi e 15/20 kg di frutta fresca.